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Protesi

Si intende con tale termine la sostituzione di denti mancanti o fortemente compromessi al fine di ripristinare una continuità delle arcate dentarie per ottenere una funzione masticatoria adeguata. Altri requisiti a cui la protesi deve assolvere, sono la resistenza, la bio-compatibilità e l’estetica. La mancanza di uno o più denti può comportare una perdita dell’allineamento dentale con conseguente spostamento anomalo dei denti residui, i quali vengono sottoposti a forze masticatorie che possono minare la loro integrità. L’importanza di avere una occlusione completa, deriva dal fatto che le due arcate, in condizioni fisiologiche di integrità, sono perfettamente in equilibrio tra loro e le forze della masticazione che a livello dei molari possono essere di svariate decine di chili per centimetro quadrato, si annullano a vicenda, cosa che non accade quando un settore manca di qualche elemento. Se l’organismo, per lungo tempo può compensare questi squilibri, arriva prima o poi il momento in cui si stanca di sottoporre a carico eccessivo qualche distretto e ce la fa pagare.

Come? Modificando l’assetto dell’articolazione della mandibola e mettendo in tensione i muscoli del collo. Secondo una scuola di pensiero che vanta studiosi di chiara fama, il disturbo potrebbe propagarsi ad altri settori della colonna vertebrale, fino alle anche e agli arti inferiori, seguendo la distribuzione delle catene muscolari che sono tra loro connesse funzionalmente, con disfunzioni facilmente riconducibili ad una occlusione errata.
Le protesi fisse che comunemente vengono effettuate dai laboratori odontotecnici e da noi applicate in bocca sono fondamentalmente di 3 tipologie:

Metallo-resina: in cui una struttura di metallo nobile o non, che rappresenta l’anima ed il sostegno del manufatto, viene ricoperta di resina la quale subisce un processo di indurimento sotto pressione per renderla resistente ai carichi pressori e lucente.

Metallo- ceramica: anche qui è presente una struttura metallica che viene rivestita di ceramica la quale è sottoposta a cottura in forni specifici per acquisire compattezza e resistenza e durata stabile nel tempo, inoltre presenta caratteristiche estetiche molto simili a quelle dei denti naturali.

Zirconia: deriva dall’ossido di zirconio, ampiamente presente in natura, e manifesta una tale resistenza alla pressione, da non richiedere la presenza di metallo all’interno. Questo può rappresentare un vantaggio estetico non indifferente per ovviare a quei casi in cui, la scopertura della gengiva, lascia intravedere un piccolo bordino di metallo appartenente alla capsula.

La protesi fissa si avvale anche di corone e ponti provvisori, in resina o in resina cosiddetta armata per la presenza di metallo all’interno. La loro funzione è quella di proteggere i denti limati dalla aggressione di saliva, cibi, batteri e dalla sensibilità che solitamente, in questi casi, è molto accentuata. Inoltre vengono utilizzati per ripristinare una funzionalità interrotta, o per fini diagnostici ed estetici temporanei. Sarebbe un errore rinunciarvi.