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La gentilezza

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E’ da diverso tempo che non se ne vede traccia. Ci siamo abituati a vedere contatti rudi o al massimo freddi e distaccati, adottati da persone che hanno ancora un lieve ricordo dell’educazione. Perché questa rabbia che cova nei nostri cuori, che a malapena riusciamo a tamponare?. E’ così ovunque? Non direi. Mentre il formalismo è sempre stato appannaggio dei popoli anglosassoni (di qualsiasi latitudine), i popoli latini hanno sempre mostrato apertura, accoglienza, benevolenza e tolleranza. Ora in Italia non è più così. La vita è governata da ansia, fretta, ricerca del risultato ottimale, subito. Sono saltate tutte le regole della convivenza civile. L’arrivismo, l’egoismo, le scalate per il potere, hanno inaridito i rapporti tra le persone; c’è chi sgomita per avere maggiore visibilità, chi non riesce a salire nella scala gerarchica perché e troppo impegnato ad ostacolare gli altri. Calpestare chi ha un momento di difficoltà è la regola. La gentilezza è una categoria dell’anima, che si può sviluppare e trasmettere; migliora i rapporti interpersonali, ci aiuta a capire le difficoltà degli altri e a tenerle in considerazione, attiva canali cerebrali che producono Endorfine (gli ormoni del benessere). Raggiungere uno stato di armonia con il prossimo, ci consente di avere una visione ottimistica della vita ed è contagiosa. Serve a disarmare le persone aggressive e a creare empatia anche se non si è sulla stessa lunghezza d’onda. La gentilezza è la sorella del rispetto per la dignità degli altri e per le idee che non condividiamo. E’ una sorta di Passepartout che ci consente di scardinare anche gli animi meno disponibili. La gentilezza (non l’arrendevolezza) va insegnata fin da bambini, assieme al rispetto delle regole e dell’autorità. Una regola fondamentale della convivenza civile ci dice che solo se rispettiamo gli altri possiamo pretenderne il rispetto. E’ una questione di equilibrio e di reciprocità. Ci sentiamo vicini a chi ci è affine. D’altra parte una persona gentile è più gradevole. Perché non esserlo anche noi? Un gesto di cortesia ricevuto, ci fa piacere, uno fatto da noi, ci fa sentire meglio. Si ama dire che il denaro apre molte porte; anche il sesso apre molte porte, ma la simpatia e la gentilezza le aprono tutte.

Maurizio Pianella.